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Fabbriche di stelle nell'universo distante, Ricerca ESO

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_StregaSalamandra
view post Posted on 23/3/2010, 14:38




Per la prima si è riusciti a ottenere misurazioni dirette delle dimensioni e della luminosità di regioni di formazione stellare in una galassia remota



Per la prima volta gli astronomi hanno ottenuto misurazioni dirette delle dimensioni e della luminosità di regioni di formazione stellare in una galassia molto distante, grazie a una casuale scoperta fatta con il telescopio APEX, situato sull'altipiano di Chajnantor nelle Ande cilene a una altitudine di 5000 metri.

La galassia è così distante e la sua luce ha impiegato così tanto tempo a raggiungerci che la osserviamo com'era 10 miliardi di anni fa. Una "lente gravitazionale" cosmica ingrandisce la galassia, fornendoci un'immagine così ravvicinata che sarebbe altrimenti impossibile da ottenere. Questo colpo di fortuna ha rivelato una frenetica e vigorosa formazione stellare nelle galassie già presenti nell'universo primordiale, con vivai di stelle che si formano 100 volte più velocemente che nelle galassie più vicine.

Come riferito in un articolo pubblicato online su Nature, gli astronomi stavano osservando un massiccio ammasso di galassie con il telescopio Atacama Pathfinder Experiment (APEX), nello spettro delle lunghezze d'onda submillimetriche, quando hanno trovato una galassia nuova e brillante come non mai, più distante dello stesso ammasso e delle più brillanti galassie finora mai osservate nella stessa porzione della radiazione elettromagnetica.

Secondo i ricercatori, la nuova galassia, battezzata con la sigla SMM J2135-0102, è così luminosa perché i grani di polvere che ne fanno parte brillano dopo essere stati scaldati dalla radiazione emessa dalle stelle.

"Siamo rimasti sbalorditi quando abbiamo trovato un oggetto sorprendentemente brillante che non si trovava nella posizione prevista. Ci siamo subito resi conto che si trattava di una galassia sconosciuta e più distante, ingrandita dell'ammasso di galassie che si trova più vicino a noi lungo la direzione di osservazione", ha spiegato Carlos De Breuck ricercatore dell'ESO che ha partecipato allo studio.

La nuova galassia SMM J2135-0102 è così brillante proprio per la presenza del massiccio ammasso di galassie che si trova in primo piano, la cui massa deflette i raggi di luce della galassia più distante ingrandendone l'immagine, così come fa un telescopio, di ben 32 volte.

"L'ingrandimento ci mostra la galassia con un dettaglio senza precedenti, anche se è così distante che la sua luce ha impiegato miliardi di anni er raggiungerci," ha aggiunto Mark Swinbank, astronomo dell'Università di Durham e primo autore dell'articolo che riporta la scoperta. "Grazie a successive osservazioni con il telescopio Submillimeter Array, siamo stati in grado di studiare con grande precisione le nubi di stelle in formazione nella galassia."

L'ingrandimento ha permesso di comprendere che le nubi di formazione stellare possono essere individuate all'interno della galassia, fino ad una scala minima di alcune centinaia di anni luce - quasi le stesse dimensioni delle nubi giganti nella nostra Via Lattea. Per poter vedere questo livello di dettaglio senza l'aiuto di una lente gravitazionale servirebbero telescopi come ALMA (l'Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), che al momento è in costruzione sullo stesso altipiano dove si trova APEX. Questa fortunata scoperta ha quindi dato agli astronomi una anteprima unica sulla scienza che sarà possibile fra alcuni anni.

Le "fabbriche di stelle" osservate sono simili per dimensioni a quelle della Via Lattea, ma risultano 100 volte più luminose, il che suggerisce che la formazione stellare nelle prime fasi di vita di queste galassie sia un processo molto più intenso di quello tipicamente osservato nelle galassie più vicine a noi sia nello spazio che nel tempo. Per molti aspetti le nubi sembrano essere più simili ai nuclei più densi delle nubi di formazione stellare nell'Universo locale.

"Ipotizziamo che SMM J2135-0102 stia producendo stelle ad un ritmo equivalente a circa 250 Soli all'anno" dice De Breuck. "La formazione stellare nella sua nube più grande è differente da quella nell'universo locale, ma le nostre osservazioni suggeriscono anche che dovremmo essere in grado di usare una fisica di base simile a quella delle più dense regioni di formazione stellare nella galassie vicine per capire come nascono le stelle in queste galassie più distanti."

Da La Repubblica

http://lescienze.espresso.repubblica.it/ar.../titolo/1342565
 
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DoctorWho
view post Posted on 23/3/2010, 23:15




un "viaggio all'indietro nel tempo". Resta l'amarezza che nemmeno tra un milione di anni credo che saremo in grado di percorrere distanze di quella portata per conoscere altre civilta'.
 
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view post Posted on 25/3/2010, 20:44
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_StregaSalamandra
view post Posted on 25/3/2010, 22:04




grazieeeeeeeeee...

cmq...sto diventando proprio brava a postare!!!:)

 
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3 replies since 23/3/2010, 14:38   52 views
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