Senza voler nulla togliere alla magia e al mistero del Natale (tanto meno alla sacralità dell’evento), può essere interessante scoprire qualche verità relativa alla festa più importante del calendario cristiano. I Vangeli ci raccontano della nascita di Gesù e ci parlano di una grotta, di un bue e un asinello, di una stella cometa, di una mangiatoia, del 25 dicembre.
Il vangelo di Luca e alcuni vangeli apocrifi citano una grotta come luogo dove Gesù vide la luce. Dobbiamo però considerare che nell’antichità le grotte erano considerate i luoghi dove le divinità si manifestavano: Dionisio, Mercurio, Giove, Mitra, tutte queste divinità nascono, secondo i racconti e le leggende mitologiche, proprio in grotte. E in età antica e ellenistica le grotte erano considerati luoghi sacri e di culto, luoghi di iniziazione.
L’angelo che appare ai pastori li informa che troveranno il Salvatore deposto in una mangiatoia: nella costellazione del Cancro (segno legato all’infanzia e alla nascita) abbiamo la stella di Presepe (che in latino significa mangiatoia) circondata dalle stelle dei due asinelli. La costellazione esisteva prima della nascita di Cristo, la stella di Presepe indica il bisogno di una guida, di qualcuno che faccia da pastore delle anime, ecco dove nasce Gesù.
Una stella cometa avrebbe condotto tre Magi (Magoi, plurale greco di magi) alla mangiatoia. Questi uomini furono, con tutta probabilità, i membri della casta religiosa e astrologica dei Medi che erano in stretto contatto con i caldei. Zoroastro predisse la nascita di un Messia da una Vergine. I Magi giunsero dunque guidati dalla stella dell’astrologia e tornarono “per altra via” misteriosamente convertiti al messaggio d’amore di Cristo.
Il 25 dicembre fu scelto per dare compimento alla tradizione ebraica che fissa al 25 marzo (esattamente 9 mesi prima) il sacrificio di Isacco, episodio durante il quale Dio manda il suo agnello sacrificale (Cristo). Secondo un tesi più recente, la data sarebbe stata scelta dalla Chiesa per contrastare la festa pagana del Sole Invitto, ovvero la festa del Solstizio invernale che vede la rinascita del Sole e il ritorno della luce sulla terra. Infine Cristo nasce, secondo la tradizione, sotto il segno del Capricorno in quanto segno collegato all’incarnazione delle divinità.
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