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Oggi è il giorno della memoria

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_MoRgAnA_
view post Posted on 27/1/2013, 09:58




istituito per non dimenticare il genocidio compiuto dai nazisti ai danni degli ebrei. Il giorno della memoria è stato fissato il 27 gennaio di ogni anni, non lontano dal 30 gennaio, giorno in cui Hitler, nel 1933, prese il potere.
E’ quindi con duplice piacere che pubblico questo articolo di Maria Teresa Colao, allieva della scuola Cida, che traccia un parallelo tra Hitler e Chaplin. Grazia Bordoni

Hitler e Chaplin
di Maria Teresa Colao

Osservando il grafico natale di Chaplin viene spontaneo chiedersi come abbia fatto a farci ridere tanto. Di fatto, se non sapessimo che si tratta di lui, del binomio lacrime-riso, avremmo visto solo le prime e in triste abbondanza; ancor più se lo confrontiamo con quello di Hitler che nacque quattro giorni dopo, sotto il medesimo ascendente: un tema simile, certo con alcune varianti, ma non così illuminanti sul divario tra un destino di genio della risata e della tenerezza da una parte, e quello di artefice della dittatura più cruenta della storia dall’altra.
Ciò che riporta alle nostre coscienze l’interrogativo sulla natura della malvagità umana è l’opera di Maurizio Cattelan, scultore veneto (autore del gigantesco dito medio eretto in Piazza Affari a Milano, per intenderci) che pone una statua di Hitler miniaturizzata in ginocchio in un ghetto di Varsavia dove furono sterminati migliaia di ebrei. La provocazione ha scatenato un polverone di opinioni contrastanti, anche se i curatori delle opere dell’originale artista hanno spiegato che non si tratta di innalzare la figura del dittatore, né di ironizzare sull’olocausto, bensì di far capire che ogni criminale un tempo è stato un bambino tenero, innocente e indifeso.
Questa rappresenta una importante presa di consapevolezza per l’uomo in generale e per l’astrologo in particolare; vano, infatti, cercare la malvagità in un tema natale; quasi sempre e solo a posteriori è possibile individuare quali aspetti del cielo di nascita, ovvero di un temperamento, emergeranno nel corso dell’esistenza e con quale intensità di forza.
Da qui l’irriverenza di un parallelo tra due uomini il cui destino si è rivelato antitetico, sebbene il cielo mostrasse innegabili analogie caratteriali, impedimenti e ostacoli per certi versi affini, sullo sfondo di una dominante saturniana. Urano in Bilancia (opposto a Mercurio in entrambi ) suggerisce la legge universale degli equilibri in cui dalla metà nera emerge una parte bianca e…viceversa. Del resto il segno della Bilancia è rappresentato da un simbolo che in alchimia significa sublimazione e ospita Venere in primis, nonché Saturno, il piombo e il rame, il pesante e il leggero, il sublime, appunto, perché l’alchimia è un’arte e qui l’arte c’entra .. e molto.

Charlie Chaplin
Chaplin, in cui la componente artistica è emersa sin dalla tenera età (Mercurio in 5a), aveva Luna in Scorpione all’ascendente, in caduta in quanto in esaltazione nel segno opposto del Toro. Tuttavia l’analogia del segno dello Scorpione con la morte e la rinascita getta le basi della speranza affinché avvenga una trasformazione. La natura intima di entrambi ha una matrice molto simile. Chaplin non fu mai nella vita ciò che ci saremmo aspettati: di indole austera, severa e schiva, fu un padre assente, irraggiungibile per i suoi numerosi figli. Prima l’infanzia lo segnò duramente con l’abbandono del padre naturale, poi la malattia nervosa della madre, attrice teatrale, con il conseguente internamento, lo condusse in un orfanotrofio fonte di miseria, povertà emotiva e materiale. Egli stesso non fece mai segreto di quanto tutto questo avesse forgiato il suo carattere e i suoi umori: niente di più umiliante della miseria, non vi è libertà in essa, men che meno da bambini.
Come avrebbe potuto elevare questa esperienza ad arte se non creando un personaggio come Charlot? Chaplin faceva di tanto in tanto prendere respiro alla sua natura tormentata da tristi ricordi lasciandosi consolare da un’altra diametralmente opposta, dolce e tenera d’animo che si faceva beffa delle dure prove della vita. Dalla sofferenza all’umorismo, dalla morte dell’io triste e sopraffatto al super io tenero e gaudente.
Il ridicolo è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire.

Charlie Chaplin
Freud stesso esalta la dote rara dell’umorismo e si trova costretto ad ammettere di non avere una spiegazione logica per un Super Io che assume sì, le sembianze di un genitore, ma di un genitore affettuoso, mentre la pratica psicoanalitica insegna che ci si deve liberare da questa costruzione ad arte di un io frustrato che vuole infliggersi ulteriori tormenti. Che Chaplin fosse libero dal complesso edipico in quanto orfano e abbia idealizzato un padre come Charlot? Forse ne “Il monello” raccontò il dream world immaginato da piccolo in orfanotrofio, ovvero un padre che lo avrebbe sollevato dal suo stato di abbandono, protetto, amato, accudito (anche se alla bene e meglio) e istruito alla vita, in attesa del ritorno della vera madre, guarda caso attrice, inizialmente povera, che si arricchisce e li accoglie nella sua confortevole casa. Quale espediente per trasformare una vita cupa in uno spettacolo allettante per il pubblico! La Luna in Scorpione agisce anche come uno specchio del contesto storico, poiché Plutone congiunto a Nettuno opposti in 7a segnano una generazione che nella sua migliore accezione sviluppò la psicologia del profondo (S. Freud con particolare rilievo alla sfera sessuale come suggerisce l’aspetto) e nella peggiore uno stato mentale torbido, bellicoso, intollerante; un clima in cui la tendenza a far emergere gli istinti peggiori dell’essere umano, tramite una sorta di distorsione idealistica, permise a uno come Hitler di prendere piede.
Chaplin è avverso a questo sentire, infatti sulla casa 7a, dalla Luna, egli punta i suoi riflettori. Nel tema di Hitler questa configurazione generazionale ha luogo in casa 8a, in cui Plutone ha sede e Nettuno esprime il lato peggiore di sé, falsando le percezioni del primo e contribuendo a farne emergere l’aspetto malefico in una casa in cui esso viene introiettato.
Nel caso di Hitler si espresse anche con un’altra simbologia nettuniana: il contagio: Egli, infatti, contrasse la tubercolosi e la sifilide (trasmissibile con rapporti sessuali, altra valenza di Plutone in 8a) che dovette curare con farmaci allora fortissimi dai pesanti effetti collaterali. Forse possiamo elevare il termine “contagio” da una valenza virale a una politico-sociale e alleggerire le responsabilità del dittatore per estenderle anche alla società del tempo, terreno fertile (la congiunzione suggerisce l’idea di una ricca humus) per il seme dell’odio.
Dalla sua, Chaplin, ebbe gli strumenti, ovvero la “scuola d’arte”, una scuola di strada, o meglio, di palco sin dalla tenera età di cinque anni quando calcò le scene per la prima volta per sostituire la madre in preda a un malore, il primo di una lunga serie; fu lì che esibì il Mercurio in 5a casa e il Giove in 2a Capricorno, quando si mise deliziosamente e simpaticamente a cantare conquistando il pubblico che gli gettò numerose monetine, per terminare lo spettacolo con una gag, ma solo dopo aver raccolto i soldini… uno per uno, tutti!

Adolf Hitler
Del resto anche Hitler non fu privo di abilità e non si può dire che non tentò di applicarle per realizzare qualcosa di gratificante. Il gradente scelto da Hitler nella sua giovinezza fu dipingere. Con tutti quegli elementi Toro, Venere compresa, e la Luna congiunta a Giove, non si poteva negargli un talento per l’arte “visiva”. E’ vero che c’è di meglio, poiché la congiunzione ha luogo nel segno del Capricorno, dove i due astri non sono certo in dignità, ma se si dà un’occhiata non tanto ai paesaggi, quanto ai palazzi da lui realizzati (Capricorno con Saturno al MC ha una modalità atta a “squadrare”, non eccelle nei contorni sfumati), si può, mettendo da parte la ripugnanza che in tutti genera il pensiero delle crudeltà che commise, ammettere che per un giovane autodidatta qualche buona premessa c’era. Di fatto fu respinto dall’accademia, ma non demordette, continuò a studiare per ripresentarsi l’anno successivo, ma fu nuovamente respinto con il consiglio di iscriversi alla facoltà di architettura, possibilità, però, che gli era preclusa poiché non conseguì il diploma indispensabile per accedervi. Negli studi inferiori egli fu un ragazzino brillante, mentre si perse alla scuola superiore dove fu giudicato dai professori arrogante e pieno di sé. Quella Luna in posizione così infelice (in esilio e in casa 3a), abbracciata a un pianeta positivo come Giove ha un significato ambivalente e ci può spiegare cosa avvenne nel giovane.


Le simbologie infantili legate alla Luna, congiuntamente alla grandezza di Giove nell’ambizioso Capricorno, suggeriscono l’immagine della paranoia del bambino onnipotente, coccolato eccessivamente da una madre che lo ha fatto sentire al centro del mondo, forse anche per sopperire a un rapporto insoddisfacente con il marito o anche per apprensioni in seguito al decesso di tre dei suoi figli, due in età infantile e uno per morbillo quando Adolf aveva 16 anni (vedi Plutone congiunto a Nettuno nei gemelli in 8a). Non sappiamo molto dell’infanzia di Hitler, se non una breve quanto mai sommaria testimonianza della balia che riporta che la madre lo copriva di attenzioni e che il padre era severo, ma non eccessivo, lo percuoteva con frequenza (ma era una pratica diffusa ai tempi, aggiunge), mentre altre testimonianze descrivono un padre che gli infliggeva pene psicofisiche e una madre, più giovane di ventitré anni, come donna docile, sottomessa e sempre triste. Il Sole padre è nella casa dei nemici, in pessima compagnia di Marte, congiunto a Venere (quando Marte precede Venere nella congiunzione prevale la connotazione aggressiva) e, soprattutto, a Mercurio in Ariete opposto a Urano in 12a Bilancia. L’opposizione di Urano in Bilancia a Mercurio in Ariete sulla linea ascendente-discendente indica spesso problemi di carattere neurologico o di nevrosi (si dice di Hitler che soffrisse del morbo di Parkinson e Chaplin di ipocondria). Oggi sappiamo che i disturbi neurologici non intaccano le capacità intellettive, ma l’origine fisiologica non è scontata e spesso il motivo scatenante è uno shock di carattere emotivo o un insieme di concause identificabili nel tema. L’informazione ci spinge a individuare un disagio, dal momento che l’opposizione coinvolge anche il Sole per congiunzione a Mercurio (fratelli, insegnanti, ma anche adolescenza).
Un’interessante teoria, che gli aspetti del tema sembrano avvalorare, è quella del professor J. Recktenwaid, secondo cui Adolf sarebbe stato contagiato dal fratello Edmund (morto, si suppone, per morbillo) dall’encefalite epidemica, che spesso accompagna il morbillo e che, come sviluppo successivo, avrebbe provocato un’infezione virale al cervello definita parkinsonismo (diversa dal morbo di Parkinson che sarebbe ereditario e colpirebbe in età matura), con effetti quali eccessi d’ira, impotenza sessuale, tremori, insonnia, vista debole. Compatibile con l’opposizione Urano-Mercurio in Ariete sull’asse ascendente-discendente, ma anche con la congiunzione Plutone-Nettuno (contagio virale) in 8a Gemelli (binomio fratelli-morte), è una teoria sostenibile dal punto di vista astrologico. Il Sole non è unicamente il padre, ma come sappiamo è il sé e appartiene per esaltazione alla prima casa (Ariete), non alla 7a dei nemici. Hitler potrebbe essersi trovato, a causa del conflitto edipico con il padre, in una situazione di sdoppiamento, di una scomposizione dell’Io, e avrebbe maturato da una parte una personalità dalle tinte venusiane (l’artista ) e da un’altra una saturniana (un dittatore come lo fu suo padre nei suoi riguardi), come suggeriscono i reggenti della Bilancia in cui Urano in 12a punta il dito verso una rivoluzione nell’animo. Se aggiungiamo che contemporaneamente contrasse un principio di tubercolosi (nuovamente il contagio) e poco dopo si verificò una serie di lutti a catena, risulta comprensibile perché i suoi studi superiori subirono un calo di rendimento. Quindi possiamo individuare nella terza casa, l’adolescenza, dove Saturno, reggente del Capricorno, ha affilato la sua falce: a sedici anni muore il fratello, a diciassette anni muore il padre, ma, soprattutto, a diciotto anni muore la madre e quello fu, come confidò il Fuehrer a Mussolini “il peggior Natale della mia vita”. Di fatto venne a mancare colei che a tutti lo preferiva, alimentandone un narcisismo smisurato (Giove-Luna) che non possiamo escludere sia sfociato, in una certa fase della sua vita, in uno sviluppo del lato femminile.
Secondo la teoria freudiana il complesso di Edipo e il conseguente desiderio di sostituire il padre trovano come ostacolo al parricidio il timore della punizione, che nell’immaginario infantile assume le sembianze della castrazione; pertanto, se non inteso come passaggio comune dell’infanzia, ripiegherebbe nello sviluppo patologico della femminilità per poter conquistare il padre amato-odiato (Sole, Marte e Venere in 7a). Questo è quanto potrebbe stare all’origine di uno dei tanti moventi all’omosessualità, un quadro che ben si accosta all’Io artista. Secondo W. Fliess (amico e contemporaneo di Freud con cui ebbe sul tema diversi scambi epistolari) sarebbe fin troppo frequente negli artisti la caratteristica di una femminilità singolare per l’uomo (compatibile con Venere, musa ispiratrice per eccellenza e di una invadenza lunare, diremmo noi) e, parallelamente, un diffuso mancinismo quale sviluppo della parte sinistra del corpo (la Luna! E, notare, nella 3a casa, scrittura!). Quando si tratta di castrazione non si può non pensare a quel Saturno così imponente nel tema. Saturno che lo fece capitolare e come sinonimo di castrazione potrebbe porsi, in quest’ottica, per una curiosa teoria di Freud, all’origine dell’odio antisemita (insieme ad altre concause da ricercarsi nel vissuto storico e personale del Fuehrer): agendo come simbolo, infatti la pratica della circoncisione ricorda la castrazione.
(Freud era ebreo, aveva il sole in 7a edammise di aver sofferto del complesso di Edipo, ma non si occupò del caso Hitler, né di Chaplin, in quanto suoi contemporanei; anche Carl Gustav Jung aveva il sole in 7a, un rapporto conflittuale col padre che accusava di dedicarsi troppo agli altri e poco alla famiglia (era un parroco), salvo poi dedicarsi egli stesso agli altri nel suo lavoro psicoanalitico. Con ciò verrebbe da chiedersi quanto influisca questa posizione del luminare sulla capacità o volontà inconscia di immedesimarsi nel prossimo in generale e nella figura paterna in particolare.)
In seguito alla morte della madre e del padre, il tiranno è libero di prendere il sopravvento, oppressore del suo stesso Io, femminile, vulnerabile (da tre quarti di secolo di dibatte sulla presunta omosessualità di Hitler, probabilmente repressa o debitamente occultata), non tollerato dal padre, che non vedeva di buon occhio le sue ambizioni di carattere artistico. Forse i fatti dettero ragione al genitore quando a Vienna cercò di emergere nelle arti, ma venne respinto dall’accademia e non poté iscriversi ad architettura. Conobbe la miseria di vivacchiare di pensione sociale, di mangiare nelle mense di carità e albergare nelle peggiori bettole della capitale; conobbe sfortuna e frustrazione, condizioni che lasciano il segno nell’animo umano. Divenne necessario cambiare, orientarsi su altro, ma a una cosa non rinunciò: al narcisismo. Morì la madre, chi lo avrebbe alimentato meglio della… folla (altra simbologia lunare)? Una traslazione, dalla madre alla folla… i simboli non cambiano (Luna) e il nemico è lo Stato (il padre col Sole e Marte in 7a). Quando lo Stato divenne lui (altra traslazione), i nemici furono le superpotenze mondiali, finché il delirio lo condusse alla disfatta e poi, presumibilmente, al suicidio. La sublimazione di Hitler all’arte non riuscì, suoi interessi rimasero circoscritti ai valori terreni (forti valori Toro e Capricorno).
“L’acqua ha la capacità di memorizzare (ricordiamo la Luna come memoria in Chaplin) le informazioni per trasmetterle agli altri elementi, come hanno dimostrato le teorie rivoluzionarie del virologo francese Jacques Benveniste; inoltre come solvente conduce la materia alla putrefazione (Luna di Chaplin in Scorpione), fase essenziale al risorgere della vita” – (Alchimia – Tresoldi)
Straordinaria la trasformazione di Chaplin in Charlot, come di Hitler quando adottò quel taglio di capelli e quei baffetti così simili in entrambi; non si può fare a meno di pensare a “Il dittatore” in cui Chaplin si fa beffe di un Fuehrer che gioca con il mappamondo. In questo vediamo come in entrambi l’opposizione di Urano in Bilancia a Mercurio in Ariete abbia operato uno sdoppiamento della personalità e di come la posizione del Sole nel tema di Hitler rappresenti la marcatura del tratto che fa la differenza. Chaplin era un umanista senza schieramento politico, ma sicuramente dalla parte degli oppressi, e ciò gli procurò l’etichetta di comunista, motivo per il quale venne bandito per vent’anni dall’America. Hitler capitolò a causa dell’America (che sia dovuto, in entrambi, a quell’accumulo di pianeti in 7a, ovvero a Ovest del tema?). Evidentemente la sublimazione di Chaplin portò i suoi frutti, in maniera lenta e sofferta all’uso di Saturno in 9a casa, infatti l’America gli revocò l’esilio e gli assegnò persino un premio; invece l’assolutismo dittatoriale di Hitler lo fece capitolare (sovente al MC Saturno indicava capitolazione fra i regnanti).
Hitler aveva origini ebraiche (la nonna paterna rimase incinta di un facoltoso ebreo presso il quale lavorava come cameriera), fu un quantomeno potenziale omosessuale o bisessuale (lo storico tedesco Lothar Machtan lo avrebbe sostenuto nel suo libro – Il segreto di Hitler), se tutto ciò fosse vero (del resto, anche le smentite sono numerose), il Sole in 7a leso come sopra confermerebbe che aveva come nemico sé stesso .
Soprattutto i primi prodotti di incroci, per esempio nella terza, quarta, quinta generazione [lui, naturalmente, apparteneva alla terza generazione], debbono soffrire amaramente: non solo sono privi del valore proprio del più nobile fra i primitivi elementi dell’incrocio, ma, mancando loro l’unità del sangue, manca pure l’unità del volere e della forza della decisione, necessaria alla vita. In tutti i momenti critici, in cui l’essere di razza pura prende decisioni giuste e unitarie, l’essere di razza mista diventa esitante e prende mezze misure». (Mein Kampf – A.Hitler).
Abbastanza illuminante, questa affermazione, di un conflitto interno e della ricerca di una soluzione nell’assolutismo, senza mezze misure, e nella persecuzione antisemitica.
Hitler cercava di dimostrare di essere puro e non affetto da alcuna debolezza conducendo con implacabile ferocia la sua guerra contro gli ebrei; distruggeva il dubbio di essere egli stesso un ebreo sterminando tutti gli ebrei su cui poteva mettere le mani. (Il mistero di Hitler – Ron Rosenbaum).
Ora, mentre il Sole in 7a costituisce un segnale di identificazione in opposizione alla sua esaltazione in 1a (Ariete), così il Sole in 6a di Chaplin può essere un segnale di assenza paterna (esso infatti scompare all’orizzonte) o, comunque, di mancanza di aspettative da parte di questa figura. In questo modo si spiegherebbe come mai lo stesso luminare in 6a è spesso presente in temi di personaggi che, a dispetto di questa posizione “mortificante” per il luminare, hanno raggiunto l’apice del successo in vari settori. E’ insita in questa impostazione la libertà della coscienza di perseguire i propri obbiettivi senza condizionamento alcuno, consentendo una realizzazione più coerente e vicina alle qualità della propria vera essenza. Alla stessa stregua trattiamo Giove dissentendo dall’opinione comune che trattandosi di un benefico, esso porti “bene” ovunque. Può essere vero relativamente. Nel tema di entrambi si trova in caduta nel segno del Capricorno (in quanto naturalmente in esaltazione in Cancro), ma in Chaplin lo osserviamo in seconda casa (denaro, talenti), consentendogli di sortire un duplice effetto: povertà all’inizio della vita, ricchezza e onori nella seconda parte di essa (come promette Saturno, governatore del Capricorno in 2a, sito in 9a casa, regno di Giove), cosa che lo rende un saturniano su base gioviale. In Hitler, invece, si trova doppiamente penalizzato dalla presenza nel segno e nella casa 3a (opposta alla 9a), per altro congiunto alla Luna che in Capricorno è esiliata. Barbault direbbe: dominato da un Saturno “fagocitante e bulimico” (“L’universo saturniano”- A.Barbault). Leggiamo inoltre da A. Barbault che Giove in 3a porterebbe fortuna negli studi inferiori, invece Hitler fu un pessimo studente proprio in quegli anni e non conseguì il diploma. Da L. Morpurgo apprendiamo che il pianeta così espansivo nel dono della parola vedrebbe in questa sede limitare la logorrea rendere il soggetto “uno che parla tanto, ma a proposito”(di fatto l’eloquenza gli permise la scalata, infatti è in trigono al Sole, ma forse quello di “parlare a proposito” è un concetto relativo). Ciò potrebbe collimare se, per esempio, almeno il segno gli desse dignità, per esempio un Giove in 3a, ma in Sagittario o Pesci, sebbene manterrebbe pur sempre una natura duplice e in qualche maniera “limitata”, motivo di frustrazione poiché la casa terza è “troppo piccola” per ospitare il simbolo dell’espansione.

http://www.armonics2zero.it/index.php/ango...itler-e-caplin/
 
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