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| Parte quinta
L’indomani mattina arrivo al solito orario In Procura. Salita che dalla via Immacolata porta in cima al Convento Dei monaci Basiliani, sede dell’allora Procura Circondariale. Saluto i militari alla porta d’ingresso, quelli dei Vespri Siciliani. Ho scritto anche un mio racconto su di loro. Salgo le scale strette che portano ancora in cima al palazzo. Porta a vetri. La apro, percorro il lungo corridoio. Arrivato in fondo al corridoio la porta del Procuratore e a destra la nostra stanza. Entro dentro. Angelo lo vedo seduto di fronte, lato finestra. Ma seduto di fronte a lui vedo un altra persona. E’ giovane, sulla trentina. Seduto di spalle. Per cui gli faccio un gesto, tipo, chi è ?.. Angelo si alza. Franco ?... La persona che aspettavi !. Ah..si. Bene. Signor Bertè ?.. Lui si gira di scatto. Si !. Bene, si può accomodare qui. Gli faccio cenno dove. Poi, mi siedo al mio posto. Lui mi guarda fisso. Lei che cos’è? Poliziotto, Carabiniere, Finaziere.. e che grado ha ?.. Mi chiede dubbioso. Sono un Ispettore della Polizia di Stato. Gli rispondo secco. Ah, bene. Ispettore ? Lo so perché mi avete convocato !. Mi dice subito. Poi si mette le mani sulla testa. Mi deve credere. Quando l’ho conosciuta sapevo che era separata dal marito. Mi attraeva molto, sia come donna che come persona. Io volevo farla felice, ma lei mi sfuggiva sempre. Era sempre ad inseguire i suoi fantasmi. Vede. Aveva una doppia vita. In pubblico era solare, aperta. In privato molto chiusa. Come se fossero due persone diverse che convivevano nello stesso corpo. Si ferma e prende respiro. Io lo guardo. No Ispettore. Ho cercato in tutti i modi di poter convivere con lei. Ma mi creda. Non c’è la facevo più. Glielo disse brutalmente che l’avrebbe lasciata ?.. Gli chiedo secco. Ispettore ?... Ma cosa dice !. E’ stato solo alla fine di ogni mio possibile tentativo. Gli dissi solo che era meglio sospendere la nostra relazione. Per il bene di entrambi. Poi vedo delle lacrime che gli scendono dal viso. Si mette le mani davanti, in modo pudico. Angelo ?.. Si Franco, porto subito dell’acqua !. Angelo aveva il dono di capirmi a volo. Va bene, si rilassi adesso. Stia calmo. Se vuole sospendiamo. Grazie Ispettore. Lui continua a sospirare. So cosa ne pensa la sua famiglia. Che sia stato io a causare il suo gesto. Ma mi creda…. Mi creda…….. Non sono stato io !!. Stia calmo, stia calmo. Angelo ?... Si Franco salgo subito su un caffè. Portane su due.
Fine parte quinta.
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